Investimenti sull’energia pulita: le economie emergenti con le maggiori potenzialità
Gli investimenti sull’energia pulita dei paesi emergenti sono diventati sempre più rilevanti negli ultimi anni e l’interesse verso tali realtà è motivato da ragioni precise che includono la necessità di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, migliorare la sicurezza energetica, promuovere la sostenibilità ambientale e favorire lo sviluppo economico.
Secondo una recente ricerca condotta da BloombergNEF (BNEF) su un campione di 110 economie relativamente giovani, sono ben 102 i Paesi che hanno individuato target precisi annessi alle rinnovabili. Purtroppo però 57 di questi non hanno ancora raggiunto nemmeno metà del percorso per integrarle. Quali sono dunque le nazioni più promettenti su cui investire?
I paesi a economie emergenti
Con il concetto di economie emergenti si fa riferimento a quei paesi il cui sviluppo industriale è in rapida crescita. Tali nazioni sono quindi in così piena trasformazione da un punto di vista socio – economico, da arrivare ad avere un certo grado d’influenza sul panorama globale. Tra le caratteristiche che accomunano queste realtà rientrano:
- alti tassi di crescita del PIL;
- rapida urbanizzazione;
- industrializzazione;
- miglioramento dei livelli di vita.
Per rendere più facile la classificazione dei diversi gradi di sviluppo raggiunti, si ricorre alla seguente suddivisione in tre macro categorie:
- BRICS (tale acronimo rappresenta il gruppo delle cinque economie emergenti più importanti, tra i cui programmi di crescita ci sono anche gli investimenti sull’energia pulita):
- Brasile: ha una vasta base di risorse naturali e un settore agricolo robusto;
- Russia: si incentra principalmente sull’energia e sulle risorse naturali;
- India: ha un’economia in crescita rapida, con un forte settore dei servizi;
- Cina: è diventata una delle economie più grandi al mondo, con una veloce crescita industriale e manifatturiera;
- Sudafrica: ha un’economia diversificata, con un’importante base mineraria.
- MINT (un acronimo simile a BRICS, che però fa riferimento a un gruppo lievemente meno influente del precedente):
- Messico: ha un’economia orientata all’esportazione e una crescente classe media;
- Indonesia: ha una vasta popolazione e risorse naturali abbondanti;
- Nigeria: si basa principalmente sul settore petrolifero;
- Turchia: è una nazione che funge da ponte tra l’Europa e il Medio Oriente, con un’economia diversificata.
- Economie asiatiche: alcuni paesi asiatici come Vietnam, Thailandia, Malesia e Filippine, sono considerati anch’essi economie emergenti a causa della loro crescita economica sostenuta, dell’industrializzazione e della rapida urbanizzazione.
Quali sono i paesi con le migliori potenzialità per gli investimenti nell’energia pulita?
Il già citato rapporto di BloombergNEF ha identificato le nazioni, che offrono le migliori opportunità di investimento per l’energia pulita da parte delle potenze economiche estere. La valutazione si è basata su tre criteri principali:
- fundamentals: che includono aspetti come politiche chiave, struttura del mercato ed eventuali barriere agli investimenti stessi;
- opportunities: ovvero il potenziale di mercato tramite cui l’investitore è in grado di aumentare la propria offerta energetica;
- experience: cioè l’esperienza maturata da un paese specifico nel settore delle rinnovabili e i relativi risultati raggiunti.
Mettendo insieme la mole di dati raccolti, è emerso che tra le 110 nazioni osservate sono cinque a offrire le migliori possibilità di guadagno. La classifica vede al primo posto l’India, seguita da Cina, Cile, Filippine e Brasile.
Il subcontinente indiano si è aggiudicato la prima posizione grazie alle ambiziose politiche che ha messo in campo negli ultimi anni, tra le quali spiccano in particolare quelle relative alla sostenibilità e all’incremento della capacità rinnovabile.