Efficienza energetica dei data center: un tema centrale per il futuro
L‘efficienza energetica dei data center è una questione di massima importanza per il futuro del settore tecnologico e per la sostenibilità mondiale. Tali risorse rappresentano infatti niente meno che il cuore pulsante dell’attuale mondo digitale.
Essi hanno l’enorme facoltà di ospitare infrastrutture che alimentano servizi critici, quali ad esempio il cloud computing, l’intelligenza artificiale (AI), l’archiviazione dei dati e molto altro ancora.
Il loro impatto ambientale è tuttavia una questione sempre più urgente, soprattutto se si considera che, con l’aumento esponenziale della domanda di dati, la pressione sull’energia necessaria per alimentare i suddetti centri cresce a ritmi preoccupanti.
Il consumo energetico dei data center a livello globale
L’ambito dei data center è uno dei maggiori consumatori di energia in assoluto. Secondo recenti stime, negli Stati Uniti la domanda di elettricità per alimentare tali infrastrutture è del 15-20% all’anno e si prevede il raggiungimento di valori tra i 100 e i 130 gigawattora entro il 2030.
Questo notevole aumento del fabbisogno sta generando una crescente preoccupazione tra gli esperti del settore, i quali ipotizzano che nei prossimi anni potrebbe verificarsi una potenziale crisi energetica a livello globale.
La tecnologia AI, che richiede hardware sempre più sofisticato per elaborare algoritmi avanzati, è un importante fattore di tale crescita. I sistemi di intelligenza artificiale, infatti, hanno bisogno di enormi risorse computazionali e, di conseguenza, di più server e sistemi di raffreddamento.
Tecnologie per migliorare l’efficienza energetica dei data center
L’efficienza energetica nei data center può essere migliorata attraverso diverse strategie tecnologiche. Tra queste spiccano senza alcun dubbio le cosiddette architetture a raffreddamento liquido che, di fatto, offrono una soluzione maggiormente efficiente rispetto ai sistemi di raffreddamento ad aria.
Tale approccio utilizza fluidi, che circolano mediante componenti critici come CPU e GPU, con un netto miglioramento della dissipazione del calore. Oltre a ciò, il raffreddamento liquido consente una riduzione del consumo energetico complessivo e permette di gestire meglio le temperature in ambienti caratterizzati da una massiccia presenza di hardware.
Un’altra soluzione promettente è rappresentata dai piccoli reattori modulari (Small Modular Reactors, SMR), che fungono da alternativa più economica e sicura rispetto ai reattori nucleari tradizionali. Sebbene ancora in fase di sviluppo, questi sistemi potrebbero garantire una fornitura di energia affidabile e sostenibile per i centri di dati del futuro.
La situazione in Italia
In Italia, i data center stanno vivendo una fase di forte espansione e, ad oggi, il Paese porta circa il 13% del mercato europeo (crescita annua superiore all’8%): un ritmo significativamente più alto rispetto a quello di mercati storici tipo Germania e Olanda.
Gli investimenti nel settore hanno raggiunto i 654 milioni di euro nel 2023, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. In parallelo, il valore del cloud computing (sia pubblico che privato) ha superato i 4,8 miliardi di euro, consolidando l’importanza strategica di questo comparto.
La suddetta crescita pone però delle significative sfide dal punto di vista dei consumi. L’assorbimento attuale dei data center italiani è pari a 430 MW, corrispondente al 3% del fabbisogno elettrico nazionale. Cifra che di fatto sembra essere destinata ad aumentare, sollevando il bisogno di trovare soluzioni energetiche più sostenibili.
A differenza di altri Paesi europei (come i già citati Germania e Olanda, che hanno imposto limitazioni alla costruzione di nuovi data center per motivi ambientali), l’Italia si trova ancora in una fase di regolamentazione embrionale. Non esistono, infatti, codici specifici per i data center, che al momento risultano classificati come edifici industriali generici.
Per sostenere questa crescita senza compromettere gli obiettivi di sostenibilità, è pertanto necessario adottare un approccio sistemico, che includa lo sviluppo di infrastrutture di alimentazione dedicate e l’introduzione di politiche regolamentari specifiche.
L’implementazione di tecnologie avanzate, come i sistemi di raffreddamento liquido sopra discussi, e la promozione di fonti energetiche rinnovabili saranno fondamentali per garantire l’evoluzione del settore, pur mantenendo un impatto ambientale minimo.
Iniziative globali per bilanciare crescita e sostenibilità
Come si può facilmente intuire, dunque, il percorso verso un equilibrio tra crescita e sostenibilità non è privo di difficoltà. Ciò nonostante, sono già numerose le iniziative in corso a livello globale, che si sono prefissate l’obiettivo di affrontare al meglio la questione.
Le aziende del settore informatico (in particolare) stanno investendo nelle tecnologie innovative e collaborando a stretto contatto con le società di approvvigionamento energetico, allo scopo di ottimizzare le infrastrutture esistenti.
Un esempio emblematico di quanto appena detto è di certo rappresentato dall’uso dell’intelligenza artificiale stessa, per migliorare l’efficienza energetica dei data center. Attraverso l’analisi avanzata dei dati, è infatti possibile ottimizzare il consumo di tali infrastrutture, riducendo così al minimo gli sprechi.
Inoltre, molte aziende hanno stipulato accordi a lungo termine con fornitori di energia ricavata da fonti rinnovabili. Una lodevole iniziativa, che contribuirà a ridurre le emissioni di carbonio associate alle loro operazioni sul lungo periodo.
Le sfide future
Nonostante i progressi fatti, rimangono numerose sfide da affrontare. La domanda energetica dei data center continuerà a crescere, alimentata dall’espansione del cloud computing, dell’AI e delle infrastrutture digitali. Per rispondere alla suddetta necessità, sarà fondamentale sviluppare nuove fonti di energia sostenibile e accelerare la transizione verso modelli operativi più efficienti.
Un altro aspetto cruciale è rappresentato dalla resilienza delle reti elettriche: l’aumento della richiesta energetica potrebbe mettere a dura prova le infrastrutture esistenti, il che renderebbe indispensabile la modernizzazione delle reti per garantire un approvvigionamento stabile e affidabile.
Insomma, l’adozione di soluzioni innovative, la collaborazione tra stakeholder e lo sviluppo di politiche regolamentari mirate saranno essenziali per affrontare le sfide che attendono il mondo della gestione dei dati e non solo.
Ciò nonostante, con il giusto mix di investimenti, innovazione e politiche, i data center hanno le potenzialità per diventare un esempio di come la tecnologia possa prosperare in armonia con l’ambiente.