Manutenzione bobine a microcanali: come effettuarla al meglio
La manutenzione delle bobine a microcanali nelle apparecchiature HVAC richiede particolare attenzione, in quanto una gestione non adeguata dei vari passaggi può compromettere le prestazioni e la durata dell’intero sistema.
Visto che i suddetti componenti vengono realizzati in leghe di alluminio e sono spesso dotati di rivestimenti protettivi, risultano infatti piuttosto delicati e necessitano pertanto di metodi di pulizia specifici, scrupolosi e atti a preservarne l’integrità.
Cosa sono le bobine a microcanali?
Prima di esplorare i metodi più efficienti di manutenzione delle bobine a microcanali, è di certo cruciale capire cosa esse siano nel concreto e perché rivestano un ruolo essenziale nelle apparecchiature HVAC.
Note anche come microchannel coils, sono componenti avanzate, che vengono utilizzate nei sistemi di scambio termico (in particolare nei settori del riscaldamento, della ventilazione, della climatizzazione e della refrigerazione).
Vengono realizzate principalmente in alluminio che, pur essendo un materiale abbastanza leggero, riesce comunque a renderle resistenti alla corrosione, oltre che riciclabili. Servono per migliorare l’efficienza termica e per ridurre l’impatto ambientale rispetto alle tecnologie tradizionali.
La loro struttura è caratterizzata da una serie di piccoli canali (detti appunto microcanali), attraverso i quali fluisce il fluido refrigerante. Questi solchi sono disposti in tubi piatti, collegati da alette di scambio termico.
Principio di funzionamento generico
Il fluido refrigerante scorre all’interno dei microcanali, mentre l’aria attraversa la superficie esterna della bobina. La maggiore area di contatto presente tra il refrigerante e le pareti interne delle scanalature consente un migliore trasferimento del calore rispetto a quello ottenibile con le bobine tradizionali (costituite invece da tubi rotondi in rame e alette in alluminio).
Oltre a ciò, gli altri vantaggi garantiti sono:
- efficienza energetica: la maggiore superficie di scambio termico permette di ridurre il consumo di energia, aumentando l’efficienza complessiva del sistema;
- compattezza e peso ridotto: le bobine a microcanali sono più leggere e compatte rispetto alle alternative tradizionali, il che le rende ideali per applicazioni in cui lo spazio e il peso sono parametri critici;
- minore utilizzo di refrigerante: grazie al loro design ottimizzato, richiedono una quantità inferiore di fluido refrigerante e ciò contribuisce a una minore impronta ambientale;
- durata e resistenza alla corrosione: la costruzione interamente in alluminio riduce i rischi di corrosione galvanica, incrementando la longevità delle apparecchiature.
Date le qualità che li caratterizzano, tali componenti trovano impiego in numerosi ambiti, tra cui i climatizzatori per edifici residenziali e commerciali, i sistemi di refrigerazione industriale e le unità di raffreddamento per automobili. La loro adozione è cresciuta rapidamente per la capacità di soddisfare standard più elevati di efficienza energetica e sostenibilità.
Metodi di pulizia consigliati
Ora che si è esplicato il ruolo centrale che rivestono nei dispositivi HVAC, è più facile comprendere perché una manutenzione regolare delle bobine a microcanali sia necessaria per garantire un funzionamento ottimale e prevenire problemi legati all’accumulo di sporcizia. A tal proposito, i professionisti consigliano di seguire le pratiche qui elencate per ottenere il massimo dei risultati:
- rimozione dei detriti superficiali: la struttura sottile e il passo ravvicinato delle alette rendono semplice la rimozione di polvere e detriti con una spazzola morbida, un’aspirapolvere con attacco delicato o aria compressa a bassa pressione (3-5 bar). Onde evitare danni, è importante spazzolare nella direzione longitudinale delle alette;
- risciacquo con acqua: se si vogliono eliminare polvere e sporco accumulati, è possibile adoperare acqua con un pH compreso tra 4,5 e 8,5. Si raccomanda di impiegare un ugello per l’atomizzazione dell’acqua, inclinato fino a 25 gradi rispetto alla superficie della bobina. È fondamentale mantenere una pressione inferiore ai 40 bar e una distanza di almeno 400 mm dalla bobina, così da evitare danni meccanici. La pulizia deve sempre avvenire nella direzione opposta rispetto al flusso d’aria normale;
- asciugatura: dopo il risciacquo, è necessario rimuovere l’acqua residua, attraverso metodi di asciugatura o soffiatura. Ciò previene la corrosione e la formazione di ghiaccio in ambienti freddi.
Come detto nel terzo punto, in condizioni di temperature sotto lo zero (quando l’uso dell’acqua potrebbe causare il congelamento), l’aria compressa rappresenta un metodo di pulizia alternativo dall’efficacia pressoché similare.
Prodotti chimici: una scelta da evitare
L’uso di detergenti chimici per la pulizia delle bobine a microcanali non è raccomandato, poiché possono danneggiare i rivestimenti protettivi o il materiale che costituisce la bobina stessa. Sebbene nel mercato ci siano prodotti che dichiarano di essere sicuri, i test effettuati dimostrano che non esiste un detersivo universale adatto a questa tipologia di superfici.
La scelta di prodotti chimici non conformi può portare a una progressiva corrosione o a una riduzione delle prestazioni (condizione che sul lungo periodo renderà inevitabile la sostituzione dell’intera bobina).
Frequenza della manutenzione delle bobine a microcanali
Un programma di manutenzione regolare è essenziale per far lavorare le bobine a microcanali in condizioni ottimali. La pulizia dovrebbe essere effettuata ogni sei mesi, ma in ambienti particolarmente inquinati, corrosivi o aggressivi è necessario aumentarne la frequenza.
Segnali rilevabili come una diminuzione delle prestazioni dell’unità, una crescita della temperatura di condensazione o velocità delle ventole troppo elevate possono essere indicativi della necessità di interventi immediati.
La mancanza di una manutenzione adeguata, non solo rischia di ridurre l’efficienza dell’apparecchiatura, ma può anche invalidare la garanzia del produttore (eventualità che si traduce in costi significativi qualora si debbano verificare dei guasti).
In caso di danneggiamento delle bobine a microcanali generato da metodi di pulizia inappropriati, è poi essenziale ricordare che la riparazione spesso non è praticabile. I rivestimenti protettivi applicati successivamente risultano infatti piuttosto costosi e non sempre affidabili.
In tali contesti, la sostituzione è l’unica strada da percorrere in termini di efficacia. Fortunatamente, molti produttori offrono una vasta gamma di bobine di ricambio, sostenuta da una discreta scorta di magazzino: espediente che assicura di minimizzare i tempi di inattività dell’apparecchiatura.