Piani Nazionali per l’Energia e il Clima: come si stanno organizzando le regioni europee?
I Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (noti anche con la sigla NECP) rappresentano un elemento cruciale nella strategia europea incentrata sul raggiungimento della neutralità carbonica entro e non oltre l’anno 2050.
Tali piani (redatti da ogni Stato membro dell’Unione Europea) delineano le azioni e gli obiettivi necessari per la decarbonizzazione dei sistemi energetici, con particolare attenzione verso riscaldamento e raffreddamento sostenibili, efficienza energetica e adozione di energie rinnovabili.
Il successo di queste stesse politiche dipende però in gran parte dalla loro implementazione a livello locale: ambito in cui le autorità regionali e i partner comunitari svolgono un ruolo fondamentale. Qual è dunque la situazione e come si stanno organizzando i diversi Stati?
Dal progetto REDI4HEAT all’efficienza energetica locale
Il progetto REDI4HEAT (finanziato dall’Unione Europea) evidenzia che le iniziative locali possono supportare l’attuazione dei NECP. Esso si concentra sullo sviluppo di quadri di riferimento e strumenti di valutazione per monitorare i progressi nella decarbonizzazione della climatizzazione. Coinvolgendo agenzie energetiche nazionali, autorità locali e associazioni di categoria, mira a identificare le lacune nelle strategie attuali e a proporre soluzioni concrete.
L’idea chiave del progetto in questione sta nel fatto che “l’efficienza energetica va messa prima di tutto” (principio sancito dalla Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED)). Questo approccio promuove interventi mirati a ottimizzare l’efficienza, tipo gli standard minimi di prestazione energetica (MEP) negli edifici, che sono essenziali per ridurre il consumo energetico e le emissioni di carbonio.
Altri due esempi di successo nell’implementazione dei Piani Nazionali per l’Energia e il Clima a livello locale arrivano dalla regione di Castilla y León in Spagna e dal distretto di Lörrach in Germania. Entrambi dimostrano come le autorità locali possano tradurre le direttive europee in azioni pratiche e tangibili:
- Castilla y León: questa regione spagnola, caratterizzata da un clima rigido e da un’economia prevalentemente rurale, ha sviluppato una strategia innovativa basata sull’integrazione delle energie rinnovabili. L’uso di pompe di calore e sistemi solari, combinato con incentivi finanziari e campagne di sensibilizzazione, ha consentito di coinvolgere attivamente le comunità limitrofe. Inoltre, la formazione professionale è stata fondamentale per creare competenze locali e garantire il successo a lungo termine degli interventi;
- Lörrach: in Germania, il distretto di Lörrach ha adottato un approccio integrato alla pianificazione del riscaldamento e raffreddamento, in linea con le normative nazionali e la Direttiva sull’Efficienza Energetica. Mappando i sistemi di riscaldamento esistenti e identificando il potenziale delle fonti rinnovabili, qui si sono introdotte soluzioni mirate quali il teleriscaldamento e l’energia geotermica. La collaborazione tra comuni, aziende di servizi e privati è stata essenziale per assicurare la riuscita di queste iniziative.
Il ruolo delle direttive europee nei Piani Nazionali per l’Energia e il Clima
Direttive europee come la Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED), la EED e la Direttiva sul Rendimento Energetico degli Edifici (EPBD), forniscono il quadro normativo per i NECP. Queste politiche promuovono non solo la riduzione delle emissioni, ma anche il miglioramento dell’efficienza energetica e l’adozione di tecnologie innovative.
La EPBD ad esempio richiede agli Stati membri di stabilire standard minimi di prestazione energetica per gli edifici. Tali standard riducono il consumo energetico e incoraggiano l’uso di soluzioni sostenibili, tipo l’isolamento termico avanzato e i sistemi di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza.
Guardando al futuro, i Piani Nazionali per l’Energia e il Clima continueranno a evolversi per affrontare le sfide emergenti e cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica. Dato che (come detto) l’obiettivo è di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, sarà fondamentale rafforzare il coordinamento tra politiche nazionali e azioni locali.