Riscaldamento: le 10 regole dell’ENEA
Utilizzare il riscaldamento durante i mesi più freddi è una condizione imprescindibile per poter contare su una vita domestica confortevole. Con l’accensione dei sistemi di regolazione termica, tuttavia, aumentano i consumi energetici e l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente.
ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha creato dieci semplici regole che tutti i cittadini possono seguire. Lo scopo di queste linee guida è quello di educare al consumo corretto dell’energia, senza eccedere o rinunciare al benessere generale.
I 10 consigli di ENEA per gli impianti di riscaldamento
Riscaldare l’abitazione è a tutti gli effetti un’esigenza concreta. Il problema è che durante questa operazione si possono commettere tanti piccoli errori (più o meno consapevoli), che portano ad eccedere nei consumi.
Il principale riscontro lo si ha nelle salatissime bollette dei mesi invernali. Oltre alla spesa economica, l’uso scorretto del riscaldamento domestico influisce anche sull’ambiente. Ecco perché è importante usare questi 10 accorgimenti proposti da ENEA.
- Il primo consiglio è quello di effettuare regolarmente la manutenzione degli impianti. Dei sistemi efficienti sono in grado di operare a pieno regime, senza disperdere l’energia prodotta e generando meno emissioni nocive.
- La temperatura media ideale per le abitazioni è di 19 gradi. La legge consente di arrivare fino a 22, ma qualunque valore superiore a questo si traduce in uno spreco di risorse. Va inoltre sottolineato che un ambiente troppo caldo e secco fa male alla salute.
- Una sapiente amministrazione delle ore di accensione del riscaldamento è un altro ottimo metodo per risparmiare. A seconda delle zone d’Italia in cui si vive, il massimale di ore giornaliero varia (al Centro-Nord per esempio sono 14 ore, al Sud intorno alle 8). Più in generale è inutile accendere il riscaldamento quando si è a lavoro o durante la notte, visto che si è sotto le coperte.
- La schermatura delle finestre (soprattutto durante la notte) aiuta a ridurre la dispersione del calore. Si possono utilizzare persiane, tapparelle ma anche tendaggi pesanti.
- Attenzione a non ostruire il termosifone con oggetti o tendaggi, perché questo limita la corretta distribuzione del calore. In caso di caloriferi incassati nella parete, è consigliabile usare un foglio riflettente (come l’alluminio) da frapporre tra la parete e il termosifone, per ridurre la dispersione di calore verso l’esterno.
- Come azione preventiva è conveniente fare un check-up dell’abitazione per individuarne l’efficienza termica. Se si rendono necessari lavori di ottimizzazione, è possibile beneficiare di agevolazioni fiscali inerenti all’Ecobonus.
- L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile consiglia fortemente di aggiornare gli impianti di riscaldamento. La prima vera forma di risparmio arriva proprio dall’efficienza dell’impianto stesso. Le nuove tecnologie offrono soluzioni ottime (con consumi ridotti e dal basso impatto ambientale), che vale la pena valutare.
- Affidare la regolazione della temperatura a termostati intelligenti è un altro buon modo per risparmiare. Questi dispositivi (insieme alla domotica) sono in grado di rilevare la temperatura esterna e di regolare autonomamente il riscaldamento per mantenere il giusto valore di calore.
- L’adozione di valvole termostatiche aiuta a regolare il flusso di acqua calda immesso nei termosifoni nelle varie stanze della casa.
- Nei condomini, dove spesso la caldaia è centralizzata, è consigliabile far installare un sistema di contabilizzazione del calore. Ciò assicura al singolo condomino di pagare solo la quantità di calore che utilizza e di regolare (in completa autonomia) la temperatura del proprio appartamento.