Scuole sostenibili: la risposta per raggiungere la net zero?
La costruzione di scuole sostenibili è una priorità crescente in un contesto climatico difficile come quello odierno, dove l’adozione di soluzioni innovative per il riscaldamento e il consumo energetico degli edifici scolastici rappresenta una sfida significativa, ma anche un’opportunità per promuovere:
- la riduzione delle emissioni di carbonio;
- e una conseguente educazione ambientale.
Tale approccio è essenziale al fine di raggiungere gli obiettivi della cosiddetta Net Zero: quella strategia atta a limitare l’aumento della temperatura globale, mantenendola entro 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali (come previsto dall’Accordo di Parigi).
Il fatto che l’intero progetto non si basi sull’eliminazione completa delle emissioni, ma punti piuttosto a un loro bilanciamento per non aumentare ulteriormente il carico climatico, rende le scuole di nuova generazione l’ambiente ideale tramite cui perseguire gli obiettivi fissati.
Sfide e opportunità nella sostenibilità scolastica
Il settore dell’istruzione è storicamente associato a un elevato consumo di energia, prima di tutto a causa del riscaldamento e della fornitura di acqua calda. Nel Regno Unito, ad esempio, le scuole portano un notevole quantitativo di inquinamento a causa del gas naturale, che continua a essere la principale fonte di energia scelta.
Certo, la transizione verso tecnologie a basse emissioni di carbonio sta via via guadagnando terreno, ma le difficoltà persistono. Tra le principali sfide affrontate oggi vi sono infatti i costi iniziali e operativi delle nuove soluzioni (sebbene strumenti tipo le pompe di calore o i sistemi solari termici siano opzioni promettenti, la loro adozione richiede spesso ingenti aggiornamenti infrastrutturali).
Oltre a tutto ciò, va poi anche precisato che l’utilizzo di sistemi basati sull’elettricità può senza alcun dubbio comportare un aumento dei prezzi energetici. Fattore cardine che porta moltissime scuole a preferire sistemi a gas aggiornati e capaci di offrire un buon compromesso tra l’efficienza e le spese.
Tecnologie promettenti per scuole sostenibili
Le pompe di calore stanno diventando sempre più popolari nelle nuove costruzioni scolastiche. Queste usano l’energia ambientale per riscaldare gli edifici, riducendo in modo notevole le emissioni. Purtroppo, però, il loro impiego è spesso limitato nei progetti di retrofit, dove le scuole si trovano a fare i conti con problemi infrastrutturali.
Un’altra tecnologia in crescita è di certo quella del solare termico, che può coprire fino al 30% del fabbisogno energetico di acqua calda. Tale sistema si integra di fatto molto bene con le soluzioni ibride, perché è in grado di combinare discretamente l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni.
Visto che i sistemi ibridi appena citati possono gestire diverse fonti di energia (come il gas e il solare termico), rappresentano una soluzione ideale per molte scuole sostenibili. Essi garantiscono flessibilità e affidabilità, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, sono progettati per essere compatibili con future innovazioni, quali l’idrogeno verde.
Verso un futuro sostenibile
Le scuole non devono solo ridurre le emissioni, ma anche educare gli studenti alla sostenibilità. L’integrazione di pratiche ecologiche nella progettazione e nella gestione degli edifici scolastici crea un ambiente di apprendimento coerente con gli obiettivi globali di efficientamento energetico.
Si ricorda poi il ruolo delle università (che fungono spesso da guida per le innovazioni del settore), le quali si stanno a poco a poco prodigando per sviluppare modelli replicabili in altre strutture educative.
Se lo scopo è quello di rendere le scuole più sostenibili, bisogna adottare un approccio integrato che tenga conto di fattori come:
- l’analisi energetica: monitorare il consumo attuale per identificare le opportunità di miglioramento;
- la progettazione personalizzata: adottare cioè tecnologie che si adattino alle esigenze specifiche della scuola;
- la formazione e la sensibilizzazione: coinvolgere la comunità scolastica per promuovere una cultura della sostenibilità.
In conclusione, nonostante gli onerosi investimenti iniziali, i benefici a lungo termine per la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico e l’educazione ambientale, superano di gran lunga le difficoltà. Con il giusto mix di tecnologie e un impegno collettivo, gli edifici scolastici possono quindi diventare esempi concreti di sostenibilità per le future generazioni.