Tasso di miglioramento dell’efficienza energetica: qual è lo stato attuale secondo AIE?
Secondo le ultime stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica deve accelerare in modo significativo per raggiungere gli obiettivi fissati entro il 2030 e sottoscritti dalla maggior parte dei Paesi Membri.
Tale parametro rappresenta un elemento fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, poiché influisce su sicurezza, costi e quantità di emissioni relative ai gas serra. Tuttavia, nonostante l’impegno messo a livello globale, la strada per conseguire valori ottimali pare essere ancora lunga.
L’importanza di raddoppiare il tasso di progresso
Alla COP28, quasi 200 Nazioni hanno puntato l’ambizioso traguardo di raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica, portandolo dal 2% del 2022 al 4% nel 2030. Ciò implica il fatto di ottenere maggiori risultati dalle tecnologie e dai processi esistenti, senza aumentare il consumo energetico.
Per farla semplice, basti sapere che l’incremento di efficienza si tradurrebbe in fattori quali:
- città più sostenibili;
- posti di lavoro aggiuntivi;
- e un impatto positivo sulla qualità della vita.
Come accennato nel rapporto annuale Energy Efficiency 2024 di AIE, si può però notare che, a prescindere dai progressi compiuti, il suddetto parametro rimane all’1%, ovvero la metà del livello registrato tra il 2010 e il 2019. Un ritmo che di fatto è insufficiente per raggiungere gli standard sottoscritti e al quale gli Stati devono dedicare maggiori sforzi congiunti.
Iniziative interessanti nelle politiche globali
Se nell’Unione Europea ci sono normative riviste per raggiungere un parco edifici a zero emissioni entro il 2050, anche altri Paesi extraeuropei stanno introducendo o rafforzando delle politiche per migliorare l’efficienza energetica. Nello specifico:
- Cina: nuovi standard per elettrodomestici e obiettivi nazionali più ambiziosi;
- Stati Uniti: standard più severi per il risparmio di carburante nei veicoli pesanti;
- Kenya: codice edilizio obbligatorio per rendere gli edifici più efficienti.
Nonostante questi importanti sviluppi, svariati governi devono accelerare di molto l’implementazione delle politiche e aumentarne il più possibile la portata. Affinché l’efficienza energetica possa tenere il passo con la crescente domanda di energia, necessita che le misure esistenti diventino maggiormente rigorose.
La diffusione di tecnologie più efficienti rappresenta poi un elemento chiave per velocizzare il progresso. Le pompe di calore e i veicoli elettrici, per esempio, offrono risparmi energetici significativi rispetto alle tecnologie tradizionali. Inoltre, i migliori condizionatori d’aria presenti nel mercato possono ridurre fino al 40% i costi totali di gestione rispetto a modelli inefficienti.
Gli investimenti nelle sopra citate tecnologie stanno crescendo, con una previsione di 660 miliardi di dollari nel 2024 (aumento del 4% rispetto all’anno prima). Sebbene queste soluzioni risultino essere più costose in fase di acquisto, il loro prezzo totale di utilizzo è spesso inferiore (il che le rende una scelta vantaggiosa sia lato economico che lato ambientalmente).
Monitoraggio, sfide e opportunità future
Per garantire progressi continui, l’AIE ha introdotto un Energy Efficiency Progress Tracker: lo strumento che fornisce analisi aggiornate su intensità energetica, fabbisogno e livelli di elettrificazione. Ciò integra i toolkit politici dell’AIE, fornendo ai governi indicazioni pratiche per promuovere l’efficienza.
Come detto, permangono però delle sfide significative. Raddoppiare il tasso di miglioramento richiederà infatti:
- aumenti sostanziali negli investimenti in infrastrutture efficienti e ricerca tecnologica;
- un’azione politica più rapida e coordinata, con un focus particolare sui settori più energivori;
- maggiore consapevolezza e adozione di tecnologie efficienti da parte di aziende e consumatori.
Gli sforzi compiuti finora hanno dimostrato che il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica è uno scopo raggiungibile, con benefici che vanno oltre il risparmio e includono un impatto positivo sull’economia e sulla sostenibilità. Dato che il ritmo attuale non è comunque sufficiente, per centrare gli obiettivi globali, servono l’adozione di politiche più ambiziose e il coinvolgimento dell’intera società.