Pompe di calore a propano: la comunità scientifica appoggia la transizione
Le pompe di calore a propano sono la soluzione scelta per la climatizzazione industriale e domestica, che si sta affermando con maggiore frequenza negli ultimi anni. Caratterizzate da un’altissima efficienza e da standard di sicurezza che ne garantiscono l’operatività in tutte le condizioni ambientali, esse rappresentano senza dubbio il futuro dell’HVAC&R.
In un recente documento, anche la comunità scientifica internazionale si è espressa positivamente sulle effettive qualità dei suddetti impianti: collaborando con il settore della climatizzazione da oltre un decennio, è infatti riuscita a dare un parere competente e affidabile, che potrebbe avere grande peso nella lunga discussione sui refrigeranti naturali.
Le pompe di calore a propano sono il futuro della climatizzazione
Gli idrocarburi (di cui fa parte anche il propano) vengono utilizzati nella refrigerazione da oltre un centinaio di anni. Si tratta quindi di gas naturali le cui proprietà sono ben note e riconosciute a livello scientifico, tanto da essere divenuti negli ultimi 30 anni lo standard a livello industriale e domestico in Europa.
Una così lunga presenza nei mercati ha permesso di conoscere in modo dettagliato pro e contro del loro impiego. Il che ha a propria volta consentito ai produttori di maturare un’ottima esperienza nel maneggiarli e nell’integrarli all’interno delle apparecchiature per la refrigerazione, ottenendo così dei risultati di tutto rispetto.
Le pompe di calore a propano (che di fatto sono un’evoluzione dei sistemi di regolazione termica più obsoleti) hanno come già detto in precedenza incontrato il pieno appoggio da parte della comunità scientifica e nel documento sopraccitato vengono elencate le migliori proprietà di tali dispositivi. Tra queste rientrano:
- basse perdite di carico;
- efficienza dei sistemi pari, o addirittura superiore, a quelli basati su refrigeranti sintetici;
- elevata sicurezza (nonostante il propano e gli altri idrocarburi siano altamente infiammabili);
- facilità nel reperire componenti sostituivi in caso di bisogno.
Il successo delle suddette apparecchiature è già stato comprovato dai risultati di vendita del 2022, quando si è ad esempio constatato che su dieci modelli di pompe di calore acquistati in Germania, sei erano refrigerate a propano (o con altri idrocarburi). Secondo le stime, poi, tale tendenza sarebbe addirittura destinata ad acuirsi negli anni a venire.
La revisione sul regolamento F-Gas trova l’assenso degli scienziati
In questi mesi, il tema centrale nel settore dell’HVAC&R è stato la revisione sul regolamento degli F-Gas e il documento di cui si è già ampiamente parlato ha dedicato spazio anche all’argomento in questione.
Gli scienziati a tal proposito hanno appoggiato gli aggiornamenti alla normativa proposti dalla Comunità Europea, definendoli come la strada giusta per un’industria della refrigerazione e della climatizzazione più sostenibile.
La promozione della transizione da gas fluorurati a gas naturali, è un modo chiaro per far comprendere la direzione che l’Europa intende seguire nel prossimo futuro in termini di lotta al cambiamento climatico.
È proprio in questo stesso ambito che gli impianti a propano acquisiscono un valore ancora maggiore, poiché, visto il loro basso impatto ambientale, consentono ai produttori di focalizzarsi sull’ottimizzazione dei sistemi, piuttosto che sulla costante ricerca di nuovi refrigeranti da sfruttare.
I redattori hanno poi tenuto a ribadire la necessità che le modifiche vengano approvate nel più breve tempo possibile, così da poter dare delle date abbastanza precise per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi.
A prescindere da ciò, è però imperativo tenere conto dei diversi tempi di sviluppo a seconda delle classi del prodotto (interno/esterno/monoblocco/split/multisplit/VRF), nonché delle aree di applicazione (residenziale/commerciale/industriale).
La digressione sulla normativa F-Gas si conclude sottolineando l’importanza di basare i nuovi sistemi per il riscaldamento e il raffrescamento sui refrigeranti naturali, in modo da sfruttarne al massimo le ottime proprietà.
